“Non possiamo permetterci di perdere quasi 15.000 vite all’anno in Europa per malattie causate dall’esposizione all’amianto: ognuna di queste morti è evitabile”: sono parole pronunciate da Zsuzsanna Jakab, Direttore Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità, a margine della presentazione del Rapporto sull’eliminazione delle malattie legate all’amianto nella Regione Europea dell’OMS avvenuta oggi ad Haifa durante il Meeting dell’OMS per la Salute e l’Ambiente.
Non esiste un posto in Europa nel quale il pericolo-amianto possa dirsi effettivamente debellato: un terzo della popolazione europea vive in uno dei sedici Paesi dove l’uso di amianto non è ancora fuorilegge; i cittadini dei trentasette Stati Membri della Regione Europea dell’Oms che hanno vietato qualsiasi utilizzo dell’amianto continuano ad essere esposti al pericoloso materiale a causa del largo uso che ne è stato fatto in passato.
Secondo i dati di Legambiente, in Italia sono 4.000 ogni anno le morti legate a malattie (evitabili) causate dall’amianto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (sotto)stima che in Italia il solo mesotelioma costi quasi 325 milioni di euro l’anno.
“L’amianto è un killer silenzioso: le malattie derivanti dall’esposizione ad esso compaiono dopo diversi decenni. Ciò significa che molte persone si ammaleranno e moriranno nei prossimi anni in tutta Europa”, ha affermato il Direttore della Divisione Malattie Infettive, Sicurezza Sanitaria e Ambiente dell’Oms, dottor Guénaël Rodier.
“E’ necessario che i Paesi partecipanti al meeting di Haifa assolvano l’impegno preso nel 2010, adottando entro la fine di quest’anno politiche volte ad eliminare una volta per tutte le malattie legate all’amianto dalla faccia dell’Europa”, ha dichiarato la Jakab.
Nel 2010, in effetti, gli Stati Membri della Regione Europea dell’OMS sottoscrissero in Italia, nella Dichiarazione di Parma su Ambiente e Salute, l’impegno a sviluppare entro il 2015 programmi nazionali per l’eliminazione delle patologie correlate all’amianto.
Facciano presto: bonificare oggi l’amianto vuol dire assicurare un futuro migliore ai nostri figli.
(Fonte principale: WHO/Europe)

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