Mi faccia il pieno di rifiuti, grazie

Mi faccia il pieno di rifiuti, grazie

Trent’anni fa Robert Zemeckis immaginò per la sua saga di Ritorno al Futuro un 2015 nel quale le auto (volanti) sarebbero state alimentate ad immondizia.

Se ad oggi non sono state ancora commercializzate auto volanti – e nemmeno, a quanto ne sappiamo, risultano in circolazione macchine del tempo –, non possiamo negare una certa capacità divinatoria del regista americano.

Noi che viviamo nel 2015, infatti, siamo testimoni della nascita dei primi servizi di trasporto di massa alimentati da carburanti ricavati dai rifiuti: sono questi i giorni d’inizio di una rivoluzione che potrebbe aiutarci a risolvere due tra i problemi più pressanti per l’ambiente e l’uomo contemporaneo, ovvero l’esaurimento delle risorse naturali non rinnovabili e l’immissione in atmosfera di gas nocivi.

Autobus a bio-metano

Alcuni esempi dal nostro 2015: nel Regno Unito una navetta a 40 posti dell’azienda di trasporti di Bath fa la spola quattro volte al giorno tra la città termale e l’aeroporto di Bristol ed è alimentata con biometano prodotto utilizzando i rifiuti organici umani e i rifiuti domestici delle 32.000 famiglie che incontra lungo il suo tragitto.

L’azienda di trasporti di Reading, invece, utilizza già 34 cow-poo bus (letteralmente “autobus a cacca di mucca”), alimentati da biometano prodotto utilizzando reflui zootecnici. Uno di questi ha recentemente stabilito il record di velocità per un autobus.

In Italia, nonostante l’alto numero di distributori di metano, abbiamo cominciato a parlare seriamente della diffusione della sua versione rinnovabile da un anno appena e solo negli ultimi mesi l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha approvato direttive per le connessioni e l’immissione di biometano nelle reti di trasporto e distribuzione di gas naturale.

Carburanti ecologici per aerei

Un’altra grande novità di questo 2015 viene dagli Stati Uniti dove la United Airlines ha annunciato che a partire da quest’estate un aereo della sua flotta percorrerà la tratta Los Angeles – San Francisco utilizzando carburante prodotto da rifiuti agricoli e oli derivanti da grassi animali mescolato con quello tradizionalmente utilizzato: è la prima volta che un aereo alimentato da bio-carburante svolge regolari servizi di linea.

Lo sviluppo di nuove tecnologie ecologiche interessa tutta l’industria del trasporto aereo, per tagliare non solo le emissioni di CO2 ma anche le spese: E. James Macias, l’Amministratore Delegato della Fulcrum (società che fornirà il bio-carburante alla United Airlines), ha dichiarato al New York Times che il suo prodotto costa meno di 1 dollaro a gallone contro i 2,11 dollari a gallone del carburante tradizionale.

Per approfondire:
[Foto di copertina | Pixabay | Licenza CC0]

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