Estrogeni nelle acque di scarico: il caso della femminilizzazione dei pesci

Estrogeni nelle acque di scarico: il caso della femminilizzazione dei pesci

Se da un lato la scoperta di nuovi farmaci ha migliorato decisamente la qualità e le prospettive di vita degli abitanti del mondo occidentale, dall’altro il loro massiccio utilizzo ha drammaticamente incrementato la quantità di sostanze chimiche che finiscono in circolo attraverso le acque di scarico.

Prendiamo il caso degli estrogeni artificiali contenuti in medicinali come, ad esempio, le pillole per il controllo delle nascite o alcuni farmaci utilizzati nelle terapie per la cura di tumori al seno o alla prostata.

Gli squilibri causati dalle eccessive quantità di estrogeni messe in circolo attraverso le acque reflue sono resi evidenti dal fenomeno della femminilizzazione dei pesci.

La femminilizzazione dei pesci di genere maschile è un processo che ne mina la riproduzione e falcidia la popolazione ittica: l’alterazione del sistema endocrino fa sì che nel fegato si accumuli vitellogenina (una proteina che – in linea di principio – si trova solo nei pesci di genere femminile), nel cervello si trovino notevoli livelli di aromatasi (un enzima chiave nella biosintesi degli estrogeni) e i testicoli contengano ovociti.

Secondo quanto riportato pochi giorni fa da Scientific Reports, ricercatori dell’Università Carnegie Mellon di Pittsburgh in collaborazione con l’Università Brunel di Londra hanno sviluppato un tipo di catalizzatori denominati TAML capaci di degradare efficacemente non solo le sostanze chimiche ma anche gli estrogeni sintetici rilasciati nelle acque di scarico e ormai rilevati “nel 25% dei ruscelli, fiumi e laghi di tutto il mondo”.

L’importanza della buona riuscita di questi studi sul trattamento delle acque reflue è ben spiegata dalle parole dello scienziato che ha guidato la ricerca, il Professor Terrence J. Collins: “Dobbiamo eliminare questi agenti micro-inquinanti dalle acque: ciò che accade ai pesci mostra ciò che può succedere quando gli ormoni vengono sottoposti all’attacco di sostanze chimiche sintetiche. Anche noi esseri umani siamo animali con sistemi endocrini, dopotutto”.

Per approfondire:
[Foto di copertina | Pixabay | Licenza CC0]

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