L’amianto? Prima regola: non farti prendere dal panico!
E’ vero, molte delle case costruite prima degli anni novanta possono contenere manufatti in amianto: tegole, controsoffitti, tubature, coperture, pannelli, rivestimenti, pavimenti, lastre, canne fumarie, cappe.
A dirla tutta, l’amianto è stato utilizzato anche come materiale isolante, stucco, vernice. E non solo: per la produzione di autoveicoli, corde, lampade, fioriere, sedie a sdraio e abiti da lavoro.
L’impiego dell’amianto, insomma, era la regola e non l’eccezione: delle tragiche conseguenze dell’utilizzo di questo maledetto materiale se ne discute oggi più che ieri e, con ogni probabilità, se ne parlerà ancora a lungo.
L’amianto è pericoloso per l’uomo quando rilascia fibre che, inalate, possono portare terribili danni alla salute. Risulta evidente, quindi, come il rischio sia molto più elevato quando il materiale si presenta friabile o in fase di deterioramento.
Non farsi prendere dal panico, tuttavia, non significa sottovalutare il pericolo: non farsi prendere dal panico vuol dire rivolgersi a professionisti delle bonifiche da amianto.
Sai riconoscere l’amianto? Per accertarne la presenza, valutare il pericolo che può derivarne e la necessità di un intervento, è necessario un sopralluogo di tecnici esperti e preparati. Segnalaci immediatamente infiltrazioni, crepe, distacchi d’intonaco e situazioni di degrado che possono coinvolgere materiali in amianto: Eneracque può offrirti la migliore soluzione sul mercato.
Ricordati di non effettuare interventi prima della rimozione dell’amianto. Non forarlo, non segarlo, non frantumarlo, non tagliarlo. Non installare impianti che provocano vibrazioni o correnti d’aria. Non gettare manufatti contenenti amianto tra i rifiuti.
Ricorda che gli interventi fai-da-te sono vietati ed altamente pericolosi per la salute di tutti.
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